Splatterhouse

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[CF]Marco
view post Posted on 1/12/2010, 08:52




Nel lontano 1988, Namco ebbe il coraggio di far uscire un videogame che andava in totale controtendenza con i videogiochi dell'epoca: Splatterhouse. Il gioco era un normalissimo picchiaduro a scorrimento con la sola peculiarità di essere un'esplosione totale di violenza e sangue, un titolo dai contenuti talmente forti che fu il primo videogioco a essere censurato!

Splatterhouse, a vent'anni dai suoi primi successi, finalmente è ritornato sulle console di nuova generazione e promette anche questa volta fiumi di sangue e atmosfere da film horror di serie Z. La trama sembra poco più che un pretesto per gettarvi nella mischia e per strappare gli arti ai vostri nemici (in effetti, la storia è la stessa del primo Splatterhouse): impersonerete Rick Taylor, uno studente di parapsicologia, che si ritrova a dover affrontare un'odissea alla ricerca della fidanzata Jennifer. Contro di voi ci sarà un un'orda di mostri usciti direttamente dagli inferi.

L'unico aiuto che avrete sarà la Maschera del Terrore, un oggetto senziente che vi guiderà durante tutto l'arco dell'avventura, donandovi anche poteri eccezionali come una forza mostruosa e la capacità di rigenerare le ferite ricevute.

Certo, il prologo di Splatterhouse non sembra essere originalissimo, eppure sappiate che il resto della trama è stato curato niente meno che da Gordon Rennie (Judge Dredd e Necronauts) mentre gli artwork sono stati disegnati da Dave Wilkins (fumettista Marvel). L'impiego di Rennie, in particolare, conferma diversi colpi di scena nel dipanarsi della trama, con risvolti spesso interessanti e coinvolgenti.

Dal punto di vista del gameplay, Splatterhouse non si discosta dalle meccaniche proprie di un action di questa generazione. Ci sono varie combo di attacco da scoprire, tecniche evasive e Quick Time Events, tutto molto godibile, ma nulla di più: nessuna novità rispetto a titoli come God of War o Dante's Inferno, per intenderci.

Ovviamente, le combo saranno devastanti e copriranno i vostri schermi con sangue e budella e pezzi di mostri che sembrano incubi di carne. Particolarmente cruente saranno le esecuzioni dei nemici non appena questi perderanno una considerevole quantità di vita. Le esecuzioni, o tecniche Splatter, possono essere eseguite con le levette analogiche del joypad e hanno il compito principale di appagare la vostra sete di sangue nei confronti dei malaugurati nemici che tenteranno di ostacolarvi.

Come nel vecchio Splatterhouse, sono disponibili moltissimi tipi di armi, dalle motoseghe ai fucili a canne mozze, fino alla vecchia e mai dimenticata 2x4 (la classica trave di legno chiodata).

Come se la truculenta non fosse sufficiente, sappiate che anche il sangue che farete scorrere dal nemico è un elemento fondamentale ai fini del gameplay: esso viene misurato in litri da un apposito counter, che riempie una barra dalla quale ricavare potere per attivare la maschera, con cui rigenerare i danni subiti o scatenare devastanti attacchi, o ancora raggiungere uno status di berkserk demoniaco con il quale devastare ogni cosa su schermo.

D'effetto è poi la scelta dei BottleRocket Entertainment (team di sviluppo sciolto in fase di lavorazione; alcuni membri sono stati assorbiti da Namcco-bandai e hanno portato il lavoro a termine) di non fare uso di alcuna barra vitale per il protagonista, preferendo piuttosto mostrare i danni subiti direttamente sul corpo muscoloso di Rick. Se all'inizio, infatti, si tratterà di ferite lievi e qualche escoriazione, man mano che verrete colpiti, il suo corpo si squarcerà, portando in superficie il bianco delle ossa rotte o peggio... si arriva persino alla perdita degli arti, il che limita il vostro potere offensivo!

Oltre alla componente da action 3D, durante l'avventura si devono affrontare sezioni in 2D in puro stile anni '90, per la gioia dei "vecchi" videogiocatori, una componente dal forte sapore di revival, tuttavia minato pesantemente da un sistema di salti totalmente inadeguato, che vi farà perdere diverse vite cadendo in pozzi senza fondo...



Dal punto di vista tecnico, l'ultima fatica della Namco-Bandai non esalta, ma comunque affascina per l'ottimo design dei personaggi e le ambientazioni spesso ispirate. I personaggi sono composti da una buona quantità di poligoni e sono abbastanza particolareggiati mentre le animazioni sono molto buone.

Il motore grafico, in generale, sopporta una discreta quantità di poligoni in movimento su schermo, rimanendo sempre fluido nell'azione di gioco.

Il sonoro è molto ben curato: ogni mostro ha il suo lamento distintivo e le musiche sono eccezionali, soprattutto se si è fan di band heavy metal e trash metal: non mancano brani originali di gruppi come i Mastodon o i Lamb of God.

Splatterhouse, nonostante alcuni difetti e la giocabilità non originalissima, rimane un titolo godibile e divertente, specialmente per i nostalgici.
 
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